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Si è conclusa ieri, con la premiazione degli istituti vincitori, la sesta edizione del Premio per la scuola "Inventiamo una banconota", promosso da Banca d'Italia e Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Il concorso piace sempre di più alle scuole italiane, che infatti sono aumentate quest’anno del 33% rispetto al precedente, passando da 574 a 765. Ma soprattutto piace tanto agli studenti, che hanno partecipato con entusiasmo e impegno, proponendo idee e progetti molto originali. Quest'anno, i ragazzi hanno dovuto interpretare il tema "Il denaro e le emozioni" per progettare e disegnare un bozzetto di banconota immaginaria.
Le tre classi vincitrici sono la 5ª B dell’istituto comprensivo statale Laureana Galatro Feroleto di Laureana di Borrello (RC); la 2ª E della scuola secondaria di primo grado "Rita Levi Montalcini" di Afragola (NA); e la 5ª del liceo a indirizzo coreutico teatrale "Germana Erba" di Torino. Oltre alla targa ricordo, il premio comprende un assegno di 10.000 euro per il finanziamento della propria scuola.
Ieri gli studenti vincitori hanno visitato il centro di produzione delle banconote in euro nei locali del Servizio Banconote della Banca d’Italia di Roma, in via Tuscolana 417.
La giuria per il Premio e’ stata presieduta da Annamaria Lusardi, direttore del Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria (Edufin), e composta da Sabrina Calvosa, dirigente del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca; Rosa Maria Villani, responsabile della Scuola dell'Arte della Medaglia dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato; Roberto Rinaldi, Ragioniere generale e capo del Dipartimento circolazione monetaria e bilancio della Banca d'Italia; Eloisa Perazzolo, direttore di produzione del Servizio banconote della Banca d'Italia.
“Tutti gli studenti hanno mostrato grande maturità e profondità nell’affrontare questa competizione”, ha rivelato Annamaria Lusardi. “Nei loro lavori – ha continuato il direttore del Comitato Edufin – ho trovato non solo idee originali, visione e solidi valori, ma anche tanto talento, lavoro di squadra e spirito di competizione. Oltre a una notevole capacità di guardare all’economia in senso globale. Questi ragazzi – ha aggiunto Lusardi - hanno ben capito il valore della scuola e del diritto all’istruzione. Agli studenti ho ricordato che studiare è sempre un buon investimento e che il denaro non solo si inventa, come hanno fatto loro in questo concorso, ma è necessario anche sapere come utilizzarlo e amministrarlo, perché anche da un uso consapevole e ragionato dei propri soldi dipende la nostra felicità. Un ringraziamento doveroso – ha poi concluso – va infine agli insegnanti di questi bravissimi studenti, perché hanno fatto emergere i tanti talenti, e a Banca d’Italia che ha permesso che le scuole di ogni angolo del Paese potessero diventare un incubatore di tante idee, con la speranza che per questi ragazzi il Premio sia solo l’inizio di un percorso più grande”.
Roma, 13 maggio 2019