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WASHINGTON - E' donna, risiede al Sud, ha un livello basso di istruzione e un basso reddito. E' questo l'identikit dell'analfabeta finanziario italiano che il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha deciso di debellare. Per questo con una piccola cerimonia alla George Washington University è stata formalizzata di fronte alla stampa l'investitura di Annamaria Lusardi a capo del nuovo Comitato cui spetterà il compito di disegnare e mettere in campo la strategia nazionale in materia di "financial literacy", cioè educazione finanziaria.
Del resto i dati di base dai quali comincerà il lavoro del Comitato sono allarmanti: l'Italia è tra i paesi che hanno la più bassa conoscenza in materia di finanza, dal mutuo, alle obbligazioni alle azioni. Molti non sanno calcolare un interesse o rendersi conto della convenienza di un prodotto o di un altro. Solo il 40 per cento degli italiani - dice lo studio - conosce i concetti base. Certamente colpa del linguaggio da iniziati della finanza e della scarsa chiarezza degli intermediari ma è fuor di dubbio che il consumatore moderno non può fare a meno di essere consapevolmente informato.
CONSOB. Un investitore su due non conosce le basi della finanza
Annamaria Lusardi, da vent'anni negli Usa, una carrieca accademica brillante, dirige il Global Financial Literacy Excellence Center della George Washington University e ha lavorato per l'amministrazione di Barack Obama, con il segretario al Tesoro Timothy Geitner. La persona giusta per una missione ad ampio spettro comunicativo: non è escluso che vedremo in televisione Nonno Libero alle prese con conti correnti e venditori di prodotti finanziari.
"L'educazione finanziaria è uno strumento per adattarsi ai cambiamenti e alle evoluzioni della struttura del mercato: è una forma di tutela per i risparmiatori", ha commentato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. Di fronte a crack bancari e strage di risparmio, uno scudo in più di conoscenza, oltre alla stabilità degli istituti e alla trasparenza dei prodotti, non può che far bene..
Del resto i dati di base dai quali comincerà il lavoro del Comitato sono allarmanti: l'Italia è tra i paesi che hanno la più bassa conoscenza in materia di finanza, dal mutuo, alle obbligazioni alle azioni. Molti non sanno calcolare un interesse o rendersi conto della convenienza di un prodotto o di un altro. Solo il 40 per cento degli italiani - dice lo studio - conosce i concetti base. Certamente colpa del linguaggio da iniziati della finanza e della scarsa chiarezza degli intermediari ma è fuor di dubbio che il consumatore moderno non può fare a meno di essere consapevolmente informato.
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Annamaria Lusardi, da vent'anni negli Usa, una carrieca accademica brillante, dirige il Global Financial Literacy Excellence Center della George Washington University e ha lavorato per l'amministrazione di Barack Obama, con il segretario al Tesoro Timothy Geitner. La persona giusta per una missione ad ampio spettro comunicativo: non è escluso che vedremo in televisione Nonno Libero alle prese con conti correnti e venditori di prodotti finanziari.
"L'educazione finanziaria è uno strumento per adattarsi ai cambiamenti e alle evoluzioni della struttura del mercato: è una forma di tutela per i risparmiatori", ha commentato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. Di fronte a crack bancari e strage di risparmio, uno scudo in più di conoscenza, oltre alla stabilità degli istituti e alla trasparenza dei prodotti, non può che far bene..