Con la loro emissione il Dipartimento del Tesoro offre una variegata opportunità di investimento ai cittadini che vogliono impiegare il proprio risparmio.
Titoli di Stato
Che cos'è?
I Titoli di Stato sono obbligazioni emesse regolarmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze attraverso il Dipartimento del Tesoro per finanziare lo Stato e rappresentano una forma di investimento per i cittadini.
Le tipologie di titoli che ti possono essere proposte sono molteplici e con una diversa durata, tali da soddisfare le tue esigenze di investimento a seconda del reddito che ti aspetti di ricevere e del tuo orizzonte temporale.
Tale forma di investimento prevede la liquidazione periodica degli interessi in date prestabilite (cedole).
Con i Titoli di Stato hai il vantaggio di poterli rivendere facilmente, prima della scadenza, sui mercati regolamentati (come ad esempio la Borsa) alle condizioni stabilite dal mercato e in un contesto di assoluta trasparenza.
La sottoscrizione dei titoli di Stato è una forma di prestito che fai allo Stato e hai due opzioni: acquistare i titoli in asta, vale a dire nel momento in cui lo Stato li immette per la prima volta sul mercato - il cosiddetto mercato primario - oppure acquistarli successivamente, sul mercato secondario, dove sono quotidianamente scambiati. Le aste dei titoli di Stato si tengono secondo un calendario fissato annualmente e comunicato al pubblico sul MEF-Dipartimento del Tesoro .
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze - Dipartimento del Tesoro emette regolarmente sul mercato diverse tipologie di titoli di Stato:
Bot - Buoni Ordinari Del Tesoro:
titoli a breve termine, ossia con durata non superiore a un anno, privi di cedole; il rendimento infatti è dato tutto dalla differenza tra il prezzo di rimborso, cioè la somma che ti viene restituita alla scadenza, e quello di acquisto. Tale differenza viene detta “scarto d’emissione”.
Ctz - Certificati del Tesoro Zero Coupon:
sono titoli a 24 mesi, privi di cedole. Anche per questi titoli il rendimento è dato dalla differenza tra il prezzo di rimborso e quello di emissione. In generale i titoli zero coupon, oltre ad offrirti un’opportunità di fare un investimento per un periodo complessivo breve o intermedio, presentano anche un vantaggio in termini di gestione poiché non bisogna preoccuparsi del reinvestimento delle cedole come invece accade per le altre tipologie di titoli.
Btp - Buoni del Tesoro Poliennali:
sono titoli caratterizzati da cedole fisse semestrali e ti offrono la possibilità di scegliere tra le seguenti durate all’emissione: 3, 5, 7, 10, 15, 20, 30 e 50 anni. Questi titoli, tramite il pagamento di cedole, ti permettono di avere un reddito costante nell’arco della loro vita. La garanzia di un reddito periodico prestabilito, ossia la cedola fissa, ha come conseguenza che il prezzo sul mercato secondario, e quindi il valore capitale che è possibile ottenere da un’eventuale vendita prima della scadenza, può discostarsi sia dal capitale inizialmente investito sia dal rimborso a scadenza, variando in funzione del livello corrente dei tassi di interesse sul debito pubblico italiano.
BTP€i - Buoni del Tesoro Poliennali Indicizzati all’inflazione europea:
sono titoli con durata di 5, 10, 15 e 30 anni che garantiscono un reddito costante ma in termini reali, ossia prevedono una protezione contro l’aumento del livello dei prezzi a livello europeo. Sia il capitale, che viene rimborsato a scadenza, sia le cedole semestrali sono rivalutate in base all’andamento dell’inflazione europea, misurato dall’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo nell’area dell’euro (IAPC) con esclusione dei tabacchi. In pratica, se oggi fai un investimento di 10.000€, fra 30 anni quei 10.000€ non si saranno svalutati a causa dell’inflazione. Per capire meglio gli effetti dell’inflazione, puoi riferirti alle7 cose da sapere
CCTeu - Certificati di Credito del Tesoro Indicizzati all’euribor:
sono titoli con cedola variabile, ossia adeguano il valore del loro reddito periodico ad un parametro di mercato. In fase di determinazione delle cedole a questo parametro, il tasso Euribor a 6 mesi, viene aggiunta una percentuale fissa. Il regolamento del titolo prevede che tale somma (Euribor a 6 mesi più percentuale fissa) non possa mai assumere valori negativi. Come per tutte le obbligazioni a cedola variabile, le oscillazioni di prezzo di questa tipologia di titolo sono più limitate rispetto a quelle che si rilevano per i titoli a cedola fissa.
BTP Italia - Buoni del Tesoro Poliennali Italia:
sono titoli con cedole semestrali e durata stabilita di volta in volta mediamente pari a sei anni. Per questi titoli, ideati e dedicati - anche se non in maniera esclusiva - all’investimento dei risparmiatori individuali, l’acquisto all’emissione, oltre che allo sportello bancario o presso un ufficio postale, può essere perfezionato anche via internet, tramite qualsiasi sistema di home banking abilitato alle funzioni di negoziazione. Per consentire ai richiedenti questa modalità più diretta di sottoscrizione, il Tesoro si avvale per il collocamento della piattaforma di negoziazione MOT di Borsa Italiana, il mercato regolamentato per gli scambi al dettaglio. I BTP Italia garantiscono una protezione contro l’aumento del livello dei prezzi rilevato in Italia. Sia le cedole, pagate semestralmente sia il capitale, la cui rivalutazione viene anch’essa corrisposta semestralmente, si adeguano in base all’andamento dell’inflazione italiana, misurato dall’Indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati (FOI) con esclusione dei tabacchi.
Puoi acquistare i titoli di Stato sia al momento dell'emissione, tipicamente tramite asta, sia sul mercato secondario dove vengono quotidianamente scambiati. In entrambi i casi è necessario rivolgersi alla banca o intermediario finanziario abilitato presso cui detieni il conto.
Se acquisti in asta hai il vantaggio di non pagare commissioni per tutti i titoli di Stato tranne che per i BOT, per i quali sono comunque previste delle commissioni massime fissate con decreto ministeriale.
In questo caso devi prenotare il quantitativo desiderato, per un importo minimo di 1.000 euro, con almeno un giorno di anticipo rispetto alla data dell’asta. Il calendario delle aste, così come i comunicati che riportano tutte le informazioni utili sui titoli in emissione e i risultati delle aste, sono pubblicati sul MEF-Dipartimento del Tesoro e sono facilmente accessibili.
Se acquisti sul mercato secondario compri i titoli di Stato già in circolazione. In tal caso, le banche e gli altri intermediari finanziari sono liberi di applicare commissioni, che devono essere chiaramente indicate e possono comunque essere negoziate dai risparmiatori.
Il MOT - Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato è il mercato secondario regolamentato gestito dalla Borsa Italiana S.p.A dove, attraverso il tuo intermediario finanziario, puoi comprare o vendere titoli di Stato e altre obbligazioni.
I mercati regolamentati, dove i titoli di Stato italiani sono quotati di diritto, utilizzano procedure di negoziazione standardizzate che garantiscono elevati livelli di trasparenza e certezza delle condizioni di esecuzione delle transazioni.
L’esistenza di un mercato secondario è il presupposto per rendere possibile la vendita senza difficoltà dei titoli in proprio possesso alle condizioni correnti di mercato. Per ottenere la liquidità dei titoli è necessario che l’ammontare in circolazione di ciascuno di essi sia sufficientemente elevato. È per questo che i titoli a medio e lungo termine sono riofferti a più riprese, tramite l’emissione di successive tranche.
La negoziazione sul mercato secondario o l’acquisto sul mercato primario dei titoli di Stato comporta per l’investitore acquirente anche il pagamento della frazione di cedola già maturata nel periodo intercorrente tra la data di pagamento dell’ultima cedola e la data di regolamento (valuta) dell’acquisto. Pertanto, l’esborso monetario al momento dell’acquisto comprende sia l’importo del capitale che la frazione di cedola in corso maturata (rateo di interesse).
Rendimento: il rendimento di ciascun titolo dipende dall'esito del relativo collocamento in sede di mercato primario o dal suo andamento sul mercato secondario. I risultati delle aste sono pubblicati sul sito MEF-Dipartimento del Tesoro
Oscillazione del prezzo: i titoli di Stato sono obbligazioni sovrane che devono essere considerate investimenti altamente sicuri circa il loro rimborso a scadenza ed il pagamento degli interessi. Tuttavia, nel caso di negoziazione prima della scadenza sul mercato secondario, il prezzo, e dunque il controvalore incassato, può differire dal valore di rimborso che avresti avuto alla scadenza. In tal senso, si può dire che i titoli di Stato, come tutti i titoli negoziabili, sono soggetti ad oscillazione di prezzo e quindi al rischio di mercato.
Il rischio di mercato è legato all’andamento dei tassi di interesse e fa sì che, in special modo per un titolo a tasso fisso in circolazione (quindi già emesso), ad una discesa dei tassi di interesse sul debito pubblico italiano corrisponda un aumento di prezzo, e ad un aumento di quei tassi di interesse corrisponda una diminuzione di prezzo. Ne consegue che un titolo di stato prima della scadenza è soggetto ad oscillazioni di prezzo, mentre alla scadenza viene rimborsato al suo valore nominale (100).
Il rischio di oscillazione del prezzo è minore:
- quanto più è breve il termine di scadenza del titolo;
- quanto più la sua remunerazione varia in funzione dell’andamento dei tassi di interesse (quindi ad esempio i CCTeu presentano un rischio di oscillazioni di prezzo inferiore ai BTP a cedola fissa).
Puoi adeguare i Titoli di Stato a qualsiasi tua esigenza. Poiché i titoli di Stato possono essere liquidati efficientemente sul mercato secondario prima della loro scadenza, essi rappresentano uno strumento flessibile, che puoi adeguare a molteplici esigenze. Va, però, ricordato il rischio di oscillazione del prezzo in caso di vendita prima della scadenza.
Tramite l’acquisto dei Titoli di Stato puoi avere una fonte aggiuntiva di reddito, costituita dalle cedole, che può essere fissa o variabile. Nel caso dei titoli indicizzati all’inflazione, il reddito si adegua in relazione all’andamento dei prezzi, consentendo così il recupero del potere d’acquisto. Hai inoltre il vantaggio di non avere particolari impegni di gestione corrente. Grazie alla dematerializzazione, per la quale i titoli sono costituiti da iscrizioni contabili, il pagamento delle cedole e del capitale avviene automaticamente tramite accredito sul conto corrente.
Tieni a mente la scadenza per valutare tempestivamente l’eventuale reinvestimento. Per questo puoi consultare il calendario del risparmiatore presente sul sito del MEF-Dipartimento del Tesoro. Può anche essere opportuno consultare la quotazione del tuo titolo sui giornali o su Internet (es. sito del MOT) per valutare eventuali ipotesi di vendita prima della scadenza.
Valuta la durata del tuo investimento. Grazie alla possibilità di essere venduti sul mercato secondario prima della scadenza, i titoli di Stato non richiedono una particolare capacità di pianificazione di medio o lungo termine. Tuttavia, occorre ricordare che a causa delle oscillazioni di prezzo a cui sono soggetti può essere opportuno investire in una tipologia di titolo la cui durata si avvicini il più possibile all’orizzonte temporale che preferisci.
In relazione ai CCTeu tieni conto che, essendo il parametro di determinazione delle cedole, l’Euribor, lo stesso parametro di mercato al quale è molto spesso legato il calcolo degli interessi passivi da pagare in caso si sia contratto un mutuo a tasso variabile, questi titoli rappresentano un utile strumento per neutralizzare la variabilità degli esborsi richiesti per tale tipo di indebitamento.
I titoli di Stato, in virtù dell’alto livello di sicurezza che li caratterizza, sono il tipico termine di paragone di ogni investimento finanziario. Per cui il loro rendimento è un parametro fondamentale per operare confronti con investimenti offerti da altri emittenti.
Fai la tua scelta consapevole del modo in cui i titoli di Stato sono influenzati dalle oscillazioni dei tassi di interesse.
I titoli che garantiscono un reddito fisso, quali i BOT, i CTZ ed i BTP, non risentono di variazioni dei flussi di cassa periodici proprio perché la loro remunerazione è prefissata dall’inizio; d’altro canto, però il loro prezzo, ossia il controvalore che si ottiene in caso di vendita prima della scadenza, oscilla inversamente rispetto all’andamento di mercato dei tassi di interesse sul debito pubblico: al loro aumentare il prezzo dei titoli in circolazione scende, mentre quando diminuiscono i prezzi salgono.
Ititoli a tasso variabile quali ad esempio i CCTeu, invece, modificano il flusso di cassa cedolare pagato ogni semestre in funzione dell’andamento dei tassi di interesse di mercato, e proprio per questo sono meno soggetti a variazioni di prezzo.
I titoli legati all’inflazioni quali i BTP€i ed i BTP Italia, analogamente ai titoli a tasso variabile, sono soggetti ad una variazione dei flussi di cassa cedolari pagati semestralmente in funzione dell’andamento dell’inflazione, mentre il rischio di oscillazione dei prezzi è minore rispetto a quello dei titoli a tasso fisso di pari scadenza.